Cellula n. 73 (01/03/1994)
“VA' E FA' ANCHE TU LO STESSO” (Lc 10, 37)
Buon Samaritano: “Ama il Signore Dio con
tutto il tuo cuore…Ama il prossimo tuo come
te stesso”.
L’uomo esce da Gerusalemme (la città di Dio)
e va verso Gerico (la città dell’uomo) …
E’ facilmente preda dei briganti di turno…derubato…
E’ incapace di rialzarsi da solo…
Dio manda noi!
Il nostro atteggiamento… …al primo posto
che cosa?
la fedeltà a Dio e all’uomo.Come metterli
insieme. Può il culto a Dio allontanarci
dai problemi, dalle sofferenze dell’uomo?
O deve darci una vista più acuta per accorgerci
del ferito?
Il Samaritano ha il cuore di Dio, ha l’amore
di Dio.
L’amore di Dio ha l’amore del prossimo.
Isaia: ”Prima di alzare le mani verso di
me, abbassatele verso il prossimo!…”
ATTEGGIAMENTI DEL SAMARITANO - CELLULINO:
Vede e guarda con amore il ferito.
Scende da cavallo: entra nella condizione,
situazione della persona, si mette accanto.
Trae fuori il ferito dalla solitudine.
Entra in comunione con chi è ferito.
Estrae dalla sua borsa quello che ha: e noi
cosa abbiamo?
vino e olio per la purificazione e la consolazione…
fascia con il suo amore
se lo carica sul suo giumento (e lui cammina
a piedi!).
Si prende cura dell’ammalato (non è un miracolo,
è un servizio continuato).
Gesù: ”Quando entrate in una città, prendetevi
cura degli ammalati che vi si trovano…”.
L’Albergo: la Chiesa, la parrocchia, la cellula:
luogo di salvezza.
L’Albergatore: Il Papa, il parroco, il cellulino.
I due denari: i sacramenti (azione di Dio)
e i carismi (servizio degli uomini).
Gesù ci rifonderà al suo ritorno, riprenderà
il ferito curato dalla Chiesa e ci porterà
tutti nella Gerusalemme celeste.
In questa Quaresima, quanti feriti porteremo
a Gesù, a fare Pasqua con noi e Lui?
PER IL CAMMINO DELLA SETTIMANA
Rom 8, 13-14 (Non abbiate alcun debito con
nessuno, se non Quello di un amore…)
Dt 15, 7-11 (Non chiuderai la mano davanti
al tuo fraTELLO BISOGNOSO)
Gal 6, 1-10 (Portate i pesi gli uni degli
altri)
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